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Oggi si celebra la Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Convenzione di New York del 1989. Con essa è stato sancito che ogni bambino sia portatore e titolare di diritti individuali, autonomi e speciali.

Questa giornata deve essere un momento di riflessione per promuovere e consolidare un’effettiva politica mondiale dell’infanzia, a fronte di condizioni inaccettabili cui sono costretti a vivere milioni di bambini e di adolescenti su tutta la terra.

In queste occasioni, i crudi numeri hanno la forza di riassumere meglio di ogni parola il dramma: voglio quindi ricordare gli oltre 130 milioni di ragazze che hanno avuto una mutilazione genitale in Africa e nel Medio-Oriente; le 100 mila donne che ogni anno subiscono violenza sessuale; i 250 mila bambini soldato impiegati negli eserciti regolari e irregolari di decine di Paesi; i 100 milioni di bambine scomparse tra Cina e India; il milione e 200 mila di minori oggetto della tratta degli esseri umani. E non voglio dimenticare le centinaia di migliaia di bambine costrette alla prostituzione o ridotte alla schiavitù.

Celebrare la Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza significa ricordare che i bambini sono il nostro futuro, i portatori di speranze, di desideri e di attese troppo spesso traditi dagli adulti.

In questa ricorrenza, ho ancora più chiaro il ruolo che Semi di Pace deve avere. Un ruolo che ci deve far continuare con sempre più impegno, passione e profonda condivisione ad aiutare i piccoli con la realizzazione di progetti finalizzati a costruire o a ristrutturare case di accoglienza, per minori orfani o giovani madri purtroppo spesso vittime della violenza maschile; realizzare scuole e ambulatori dove, con semplici visite mediche, curare malattie per noi banali; mense dove sfamare migliaia di persone; e opere per garantire i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

È soprattutto in questo campo che l’azione di Semi di Pace International è più forte, grazie al sostegno a distanza, il quale permette con un piccolo contributo economico di dare ai minori abbandonati o che vivono in famiglie disagiate l’opportunità di crearsi il proprio futuro nella loro terra, gettando anche le fondamenta di una crescita sociale, culturale ed economica collettiva del loro Paese.

Condizioni quest’ultime basilari se si vuole andare verso un mondo più equo e giusto, nel quale si attenuino le discriminazioni e gli squilibri e nel quale i bambini possano fare i bambini, liberi di giocare, crescere e imparare, senza che nessuno gli possa portare via la spensieratezza e la voglia di vivere.

Ed è importante ricordare una frase del grande poeta e scrittore cubano José Martì che affermava “los niños son la esperanza del mundo”.

Il presidente di Semi di Pace International prof. Luca Bondi