Carissimi amici e volontari di Semi di Pace

   Viviamo in un mondo in cui le reti delle comunicazione umana hanno  raggiunto  sviluppi inauditi  –  come scrive Papa Francesco  nel suo recente Messaggio in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni. Egli aggiunge però che queste parole  e immagini in libertà, di  numero infinito, che si incrociano nell’etere senza direzione, espressione  di opinioni, gusti, convinzioni disparate, sono  anche un mezzo per confonderci;  le reti possono aiutarci a crescere o al contrario a disorientarci., afferma Papa Francesco. La Quaresima e la Pasqua nell’anno che corre, il 2014, sarà  una confusione di parole?  Il sacerdote che predica, riflette prima di parlare… vuole  trovare parole incisive, che tocchino quella coscienza, quell’anima, che tutti sanno in fondo di detto,  da sentimenti inconfessati o inconfessabili, dalla sete assillante di affidarsi e di credere.  Eppure, mi sembra tutto chiaro!  Ogni interrogativo si scontra con il Sepolcro vuoto. La Via  Crucis  narra le nostre stesse sofferenze, incarnate in un Uomo che perdona; il sangue che scorre è come il nostro, e ci assomigliano i compagni e le compagne del Crocefisso, che amano e compatiscono, ma non possono sottrarre il fratello alla prova.  Anche il nostro sole si oscura, come il suo sul Golgota, anche noi, nell’attimo supremo, e da tutta la vita, non riusciamo a distoglierci dal pensiero della morte, dalla nostra sepoltura, quadratura del cerchio del nostro vivere: assaporiamo la luce e già essa si spegne. Allora la Pasqua, questa festa inflazionata da simboli di gioia, scampanio di campane, squilli  di tromba, uova di cioccolato, e agnelli di pan di zucchero,  si riduce alla tomba vuota, la nostra unica alternativa, che dà un senso alla nostra vita e alla nostra morte.

La fede non è perfezione; spesso è dubbio cocente, battaglia vinta dalla nostra indifferenza. Eppure, è tutto così chiaro! Quale altro significato potremmo mai dare alle Beatitudini , se non avessimo la certezza del mattino di Pasqua

« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieliBeati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli »   (Matteo 5,3-12).

            Molti pensano di farcela da soli; altri deridono le Beatitudini, come se fossero un programma per gli stolti; altri ancora non ce la fanno proprio, e cercano soluzioni alternative … Tutti, chi più chi meno, siamo figli, smarriti, delusi o indifferenti; tutti siamo lì, in bilico, davanti alla tomba  vuota. Il mattino di Pasqua è l’unica alternativa per provare la tenerezza del Padre, che accoglie il figlio perduto e gli dà il dono più bello, chiamato Speranza. 

            Carissimi, io prego che questa Pasqua alimenti in ciascuno di noi  il desiderio di credere a quella tomba, che effettivamente è vuota.

Santa e Serena Pasqua di Resurrezione 

 Padre Paolo Maiello, assistente nazionale