Il giorno 30 marzo, il Pastore Simone Caccamo, della Chiesa Battista di Roma, in Via del Teatro Valle (nel cuore del centro storico), e Maria Elena Lacquaniti ed Eric Luzzetti, referenti per la Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, sono stati accolti presso la Cittadella di Semi di Pace. La visita, organizzata per far conoscere l’associazione al Pastore Caccamo in vista di possibili collaborazioni e per procedere, con Maria Elena, all’introduzione di Semi di Pace nel novero delle Eco-comunità, ha avuto un significativo risultato. Il Pastore Caccamo è stato favorevolmente colpito dall’opera di servizio di Semi di Pace. A tal proposito, dopo aver fatto sosta al Parco della Pace per offrire un suo contributo di riflessione, il Pastore ha confermato la volontà di collaborare e di mettere a disposizione lo spazio della Chiesa Battista di Roma a Semi di Pace per qualsivoglia iniziativa, così da dare un respiro ancora più profondo alle progettualità della comunità. Maria Elena, infine, ha confermato che Semi di Pace possiede i requisiti per entrare a far parte delle Eco-comunità. A tal proposito, considerando che Semi di Pace sarebbe la PRIMA comunità, “non-Chiesa”, ad entrare all’interno di tale circuito, ha proposto un evento da tenersi nel mese di settembre, che possa coinvolgere molti membri di diverse confessioni, anche da Roma, per celebrarne l’ingresso.

Ci è gradito pubblicare il messaggio pervenuto dal Pastore:

✒️ Semi di Pace o della grammatica della pace – visita alla Cittadella di giovedì 30 aprile 2023
Un’oretta scarsa di macchina da Roma è il tempo impiegato per raggiungere la periferia di Tarquinia e approdare alla Cittadella di Semi di pace. Un complesso di caseggiati nel verde in cui l’accoglienza e l’amicizia sono donate a chiunque varchi l’entrata.
Quello che ho sperimentato nel pomeriggio passato alla Cittadella è stato un insieme di sensazioni molto intense. Da subito un concerto di volti, sorrisi, sguardi profondi, di desiderio di comunicare la realtà che si pratica, di mostrare il proprio esserci nell’incontro con me, un estraneo appena arrivato.
Percorrere le vie del Memoriale della Shoah, del Memoriale del migrante, del Parco della Pace, degli ulivi piantati in memoria di chi è ed è stato attivo nella e per la Cittadella, mi stimola ondate di emozioni. In questo luogo il memoriale, che non vuole essere ricordo di cose che furono, ha il senso di quanto la vita e l’esperienza qui radicate, sono il frutto dell’insegnamento e della guida di coloro che hanno sperimentato se stessi, e che continuano ancora oggi ad illuminarne la quotidianità nella costruzione di relazioni di pace.
Ascoltare i racconti di chi opera nell’Emporio della solidarietà, che risponde alle fragilità di quanti, singoli o nuclei familiari, si trovano in difficoltà. Sentire la speranza del Progetto Germogli, che offre assistenza e sostegno psicologico con esperti e professionisti che condividono lo spirito di Semi di pace. Scorgere l’intesa tra le diverse iniziative didattiche riguardo la pace, il rispetto della legalità, la cittadinanza attiva, l’agricoltura biologica e le biodiversità. Scoprire l’impegno che porta ad aprirsi per realizzare programmi di cooperazione sociale ed educativa in diversi paesi del mondo. Sono l’insieme che rivela la misura del dialogo aperto e della possibilità di concepire concreti gesti di pace. In sostanza, le attività che caratterizzano questa esperienza di vita sono molteplici. Consiglio di venire alla Cittadella e, in prima battuta, di esplorare il sito www.semidipace.it contattando i responsabili sempre ben disposti.
Quello che ho visto e sentito è il desiderio di costruire dei percorsi di relazioni significative, non necessariamente vissute come conseguenza di una frequentazione personale continua nel tempo, ma che si esplicitano principalmente nella messa in comune di visioni del mondo che prendono corpo, in una sinfonia di ossa e muscoli, di sangue che pulsa, di intelligenze che si rincorrono, di donne e uomini che realizzano idee e nuove proposte. Si cerca, riuscendoci, di edificare pazientemente la vita, nella forma di legami intensi che hanno l’ambizione di lasciare un segno riconoscibile dentro di sè. Così, la mente, il cuore e tutto noi stessi è parte integrante della costruzione della pace. Lo si avverte nella passione che anima tutti coloro che si incontrano e che prestano il proprio tempo e talento in questo luogo che è un progetto: qui la relazione è colore, odore che avvolge, sintonia di una comunità di servizio, come in una battuta ama descrivere la Cittadella il suo Presidente Luca Bondi.
Beati coloro che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio, Matteo 5,9… è quello che riconosco all’opera visitando, guardando, ascoltando, sentendo il movimento della Cittadella.
Ogni iniziativa è frutto di una elaborazione pensata e praticata in modo collettivo e partecipativo dai volontari, adulti, anziani e giovani studenti delle scuole della zona, arricchito dal contributo che viene dalle risposte di chi, nel bisogno, usufruisce dei molti servizi offerti. Ci si adopera per la pace e si diffonde il seme della costruzione di legami forti e stabili che fanno di Semi di pace una realtà indispensabile per il territorio e un centro d’eccellenza per Tarquinia.
Dal mio punto di vista, come Pastore di una chiesa Cristiana Evangelica di denominazione Battista a Roma, in questa comunità laica, di ispirazione interconfessionale, di ricerca e vita per la pace, ho sentito il vangelo di Cristo, senza che ci sia stato bisogno di pronunciarne il nome, annunciato e vissuto.
In conclusione ho avuto la possibilità di fare un’esperienza che mi ha mostrato come può funzionare la paziente e pervicace prassi della grammatica della pace.

Pastore Simone Caccamo
Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Teatro Valle Roma

Il presidente di Semi di Pace Luca Bondi, Maria Elena Lacquaniti e il dott. Simone Caccamo posano accanto ad una pianta di olivo dedicata alla memoria di José Martì
Il presidente di Semi di Pace Luca Bondi, Maria Elena Lacquaniti, il dott. Simone Caccamo e l’avv. Simone Dioguardi
La visita all’Emporio della solidarietà con i volontari e i responsabili dell’associazione
L’ingresso al Memoriale della Shoah. Da sinistra: Eric Luzzetti, Maria Elena Lacquaniti, il dott. Simone Caccamo, l’ing. Giancarlo Andreoli e il presidente Luca Bondi

All’interno del vagone. Il momento di riflessione durante l’accensione del cero in ricordo della Shoah
All’interno del vagone. Il raccoglimento di commemorazione alle vittime della Shoah
Il Memoriale del Migrante