Mercoledì 26 aprile alle ore 18.00 presso la sala conferenze della Cittadella di Semi di pace in località Vigna del Piano di Tarquinia verrà proiettata “La seconda patria” di Paolo Quaregna, l’ultimo film della rassegna cine letteraria a cura dell’Anpi in collaborazione con l’Associazione umanitaria Semi di pace “Incontri sulla resistenza…dalla letteratura al cinema”. Sarà presente lo stesso autore che alla fine della proiezione rimarrà a disposizione degli spettatori per domande e considerazioni sulla pellicola e sui temi trattati.

Paolo Quaregna, torinese, regista, attore, sceneggiatore, documentarista, scrittore e montatore, si è laureato in Economia nel 1970 e in Lettere nel 1978.

Si è occupato, negli anni Settanta, di animazione teatrale e di film sperimentali con i ragazzi della scuola dell’obbligo e con i lavoratori delle “150 ore”. Sull’argomento ha pubblicato, con Virginio Pevato, il libro per Feltrinelli Il bambino con la macchina da presa (1978).

Nel 1980 ha iniziato a collaborare con la Rai realizzando diversi documentari, prevalentemente di carattere antropologico e sociologico.

Si è interessato alla follia girando il documentario Felicità ad oltranza (1982) e alla trasgressione “controllata” delle feste di carnevale con il film Una donna allo specchio (1984) con Stefania Sandrelli e Marzio Honorato che è impreziosito da una delle più belle canzoni di Gino Paoli “Una lunga storia di amore”. Si è trasferito poi a Parigi a fine anni Ottanta dove ha scoperto tematiche legate a culture lontane, alle minoranze e al rispetto dell’ambiente.

Un po’ emigrante, un po’ nomade, ha girato i suoi film con i nativi Inuit e Algonchini del Québec nel film Dancing North (1999) con Antonella Ponziani, commentato musicalmente anche da Franco Battiato e con i Tuareg e i Soninkè dell’Africa Subsahariana con Femmes du Sahel (1995) e Le Bon élève: le Mali et Nous (2006).

Nel 2019 è tornato in Québec per realizzare “La seconda patria”, un documentario dedicato agli emigrati italiani, ricco di persone e di storie che a volte fanno sorridere, a volte commuovono. Un lavoro in cui il comune denominatore è l’umanità che pervade tutto il racconto a più voci. Nel finale sono racchiusi, nelle parole di alcuni dei protagonisti, alcuni dei temi più importanti dei nostri giorni. Come la migrazione che ha visto gli italiani espatriare a milioni, prima degli altri, a volte accolti da cartelli in cui era scritto “Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani” (nel film se ne vede uno dell’epoca) e come l’integrazione che trova il suo unicum nel rapporto con gli Innu, la minoranza autoctona del Québec, trattati come stranieri nelle loro terre.

I migranti del documentario hanno due patrie, l’Italia che è come una madre che non ha sofferto molto per il loro allontanamento e il Canada che li ha accolti come una seconda patria effettiva.

Con l’ultimo libro Granata rosso e verde, dedicato ai disastri aerei che hanno unito nello stesso destino le squadre di calcio del Torino, del Manchester United e del Chapecoense, Paolo Quaregna è semifinalista al premio bancarella sport.

Si ricorda che l’ingresso sarà a offerta libera.