Il concerto “Suoni di Pace” organizzato dall’Associazione sabato 20 gennaio presso l’Auditorium San Pancrazio di Tarquinia ha superato ogni aspettativa, per la qualità delle esecuzioni e la grande partecipazione di pubblico.

La GENEROSITÀ è stata uno dei tratti distintivi dell’evento: GENEROSITÀ dei coristi dell’“Etruschorus Maria Laura Santi” diretto dal maestro Luca Purchiaroni e del “Roma Vocal Ensemble” diretto dal maestro Federico Incitti e GENEROSITÀ del pubblico che ha dedicato tempo, attenzione ed emozione allo spettacolo e ha lasciato cospicue oFFerte che saranno utilizzate per il progetto dei corsi di italiano per stranieri svolti da un gruppo di volontari dell’Associazione.

L’altro tratto distintivo è stato l’ASCOLTO, ossia la capacità determinante per creare una connessione profonda con i nostri interlocutori, per capire meglio ciò che vogliono comunicare e le emozioni e le sensazioni che provano.

La musica richiede silenzio e capacità di ASCOLTO, in primo luogo agli esecutori che si esprimono armonicamente all’interno di un gruppo. Così quando i due cori si sono incontrati per la prima volta nell’Auditorium, la prima indicazione dei due direttori è stata: ascoltatevi e cercate la voce che nell’altro coro corrisponde alla vostra. La musica richiede agli spettatori un ASCOLTO attento e partecipe che crea un clima favorevole di complice intesa con gli artisti.

Anche l’insegnamento e l’apprendimento di una seconda lingua richiedono capacità di ASCOLTO da entrambe le parti, il docente e il discente.

Anche il servizio di volontariato di un’Associazione come Semi di Pace richiede capacità di ASCOLTO, per cogliere i bisogni delle persone che spesso sono nascosti e non espressi come, ad esempio, quello di imparare la lingua italiana in un territorio in cui l’offerta di corsi di italiano è molto limitata.

Il programma è stato aperto da cinque brani eseguiti dall’“Etruschorus Maria Laura Santi” con la direzione e arrangiamenti di Luca Purchiaroni e con Gabriele Ripa al pianoforte.

All’introduzione ha fatto seguito la Meditazione corale in tre atti presentata dal “Roma Vocal Ensemble”

con Federico Incitti alla direzione e al pianoforte e la codirezione di Giulia Catenazzo e di Julia Barlen e con Alessio Vallone e Maria Casario alle percussioni. Il “Roma Vocal Ensemble” ha condotto il pubblico in un viaggio sonoro che a partire dal mondo, da Est a Ovest da Nord a Sud, ha toccato la Svezia, gli Stati Uniti d’America, Cuba e il Sudafrica, per poi ritornare alla fonte primaria, nell’intimità di ciascuno, ed esplodere in un’invocazione d’amore culminata nel coinvolgente brano di Lars Jansson To the mothers in Brazil. Degno di nota il Sicut cervus (a 16 voci) di Lorenzo Donati, eseguito per la prima volta dalla formazione romana proprio in questa occasione.

Nella parte conclusiva del concerto le due formazioni, riunite e mescolate tra loro, si sono disposte intorno al pubblico lungo le pareti dell’Auditorium, avvolgendolo in un abbraccio sonoro caloroso e molto emozionante con l’esecuzione di O sacrum convivium di Luigi Molfino.

L’entusiasmo del pubblico, a questo punto, ha incoraggiato gli artisti a offrire numerosi bis e a concludere la manifestazione con l’esecuzione collettiva, ritmata dalle percussioni e dal battito delle mani, del canto spiritual Kumbaya, My Lord.

Prof. Luca Bondi, presidente di Semi di Pace
Erika Biagioni, segretaria di Semi di Pace
“Etruschorus Maria Laura Santi” diretto da Luca Purchiaroni
“Roma Vocal Ensemble” diretto da Federico Incitti