Quest’anno la celebrazione del 25 aprile organizzata dalla Sezione Anpi di Tarquinia “10 giugno 1944” in collaborazione con il Comitato soci Coop di Tarquinia e con la nostra Associazione si è articolato in due importanti momenti: la cerimonia, svoltasi in piazza Giacomo Matteotti, in omaggio a Domenico Emanuelli, medico, antifascista, primo sindaco di Tarquinia dopo la Liberazione della città, avvenuta, ottant’anni fa,  il 10 giugno 1944,  e ai giovani uccisi il 14 ottobre 1943 alla Roccaccia e, a seguire,  un incontro di riflessione e approfondimento svoltosi nella sala conferenze della Cittadella di Semi di Pace,  al quale è intervenuto il giornalista e commentatore politico  noto per il suo impegno democratico e antifascista,  Marco Damilano.

Monica Calzolari, direttrice scientifica del Parco della Pace, ha accolto il numerosissimo pubblico intervenuto,  portando i saluti affettuosi del Presidente Luca Bondi assente per motivi di salute e ha illustrato brevemente i motivi per cui la celebrazione del 25 Aprile è fondamentale per un’associazione di volontariato che in attuazione del principio di sussidiarietà coopera con lo Stato, per attuare i principi di solidarietà sanciti dalla Costituzione e, in particolare, i principi dei diritti inviolabili dell’uomo, dell’uguaglianza e della pari dignità senza distinzioni di sesso, razza, lingua e religione; del ripudio della guerra, dei doveri di solidarietà politica, economica e sociale. Monica Calzolari ha, quindi, evidenziato l’impegno profuso dall’Associazione in favore della pace, attraverso le azioni svolte quotidianamente nel e per il territorioe i progetti internazionali realizzati in tanti paesi del mondo, come il Congo, Cuba, la Repubblica Dominicana e molti altri, in quanto il mondo per i costruttori di pace non ha confini: i costruttori di pace lavorano per abbattere i muri inutili e odiosi che nel mondo sono stati innalzati per mantenere un ordine economico ingiusto.

Dopo i saluti del presidente della Sezione Anpi, Ugo La Rosa, e del vicepresidente del Comitato soci Coop, Claudio Cantina, la giornalista Chiara Rinaldini ha dialogato con Marco Damilano, proponendo all’attenzione del pubblico molti temi di grande attualità politica, quali, tra gli altri, la limitazione della libertà di stampa e la censura, la repressione degli studenti, la riforma della Costituzione perseguita dalla maggioranza al governo, l’autonomia differenziata, la posizione italiana nello scenario internazionale.

Alla riflessione dei due giornalisti ha fatto seguito un vivace dibattito sollecitato dai numerosissimi e appassionati interventi del pubblico.

In sala la Libreria “Vita Nova” con Elena Biagiola ha portato l’ultimo libro di Marco Damilano “La mia piccola patria. Storia corale di un paese che esiste” (Rizzoli 2023) che è andato a ruba. Dopo l’incontro i cittadini si sono affollati intorno all’autore per il firmacopie e per stringergli la mano e condividere con lui la gioia di essere in un paese libero, democratico e il condiviso impegno per la difesa dei valori della Costituzione nata dalla resistenza armata e dalla resistenza senz’armi delle italiane e degli italiani antifascisti.

L’incontro si è concluso con la sosta della memoria al “Memoriale della Shoah” accompagnata da Monica Calzolari e la visita guidata da Ernesto Cesarini alle altre installazioni del Parco della Pace e con una bella fotografia di gruppo sotto il “barcone rovesciato”, a testimonianza dell’impegno di tutti i presenti nella realizzazione dei valori di solidarietà e giustizia della nostra Costituzione.

Appuntamento presso il Monumento al Dott. Domenico Emanuelli, sindaco della Liberazione
Sala conferenze della Cittadella Semi di Pace
Dott.ssa Monica Calzolari, direttrice scientifica del Parco della Pace
Chiara Rinaldini, giornalista
Marco Damilano, giornalista. Autore del libro “La mia piccola patria”
Adriana Sabatini, ANPI
Ugo La Rosa, presidente ANPI sezione di Tarquinia
Il firmacopie
La visita al Parco della Pace
Il vagone del Memoriale della Shoah
L’arch. Ernesto Cesarini guida la visita al Muro dei Muri
Il Memoriale del Migrante