Eravamo in tanti, venerdì 15 dicembre, presso la sala del ristorante Dakota (DOA) a Tarquinia per condividere tra volontari, collaboratori e utenti di Semi di Pace un’occasione conviviale, prima delle feste natalizie.
Luca Bondi, presidente dell’Associazione ha introdotto la serata, in attesa della cena, presentando i numerosi rappresentanti dei diversi paesi intervenuti per l’occasione (Cuba, Perù, Argentina, Venezuela, Ecuador, Tunisia, Marocco, Algeria, Egitto, India e Guinea), ringraziando calorosamente i benefattori, gli amici, i volontari per la loro costante dedizione e tutti i protagonisti della serata, focalizzando i nuovi obiettivi da raggiungere, suscitando l’applauso e il sorriso divertito dei presenti.
La cena ricca e abbondante è stata accompagnata da alcuni significativi momenti come l’ascolto di una canzone di Bocelli, la presentazione di Antonio Paone che ha introdotto, con una breve lettura, dal suo primo libro dedicato al progetto “Bambini Felici”, un emozionante filmato realizzato da Daniele Flenghi con le foto di un suo viaggio in Nepal dal titolo “L’ombra della luce”.
A seguire Ernesto Cesarini ha invitato tutti i presenti a partecipare alla manifestazione in difesa dell’Ospedale di Tarquinia prevista per il giorno dopo.
Alle fine, dolci, pasticcini e bibite, conversazioni e risate in compagnia hanno accompagnato la serata verso l’epilogo ludico con la tombolata condivisa tra buonumore e ricchi premi dei vincitori.
A sorpresa l’arrivo di Babbo Natale con doni per tutti i bambini presenti!
La cena conviviale è stata un’occasione importante per ritrovarsi in piacevole compagnia e augurarsi buone feste in attesa del Santo Natale. Un bel modo per salutarsi, dirsi ciao e arrivederci al prossimo anno.
Tutta la serata si è svolta nel segno del progetto “Bambini Felici” che vede impegnata l’Associazione tutto l’anno con l’obiettivo di garantire cibo, istruzione e futuro ai tanti bambini presenti nelle diverse comunità in Italia e nel mondo.
Un buon motivo per trascorrere una bella serata tra persone che condividono ideali e obiettivi di pace e solidarietà, vivendo un’esperienza evocativa e generativa che ha creato bellezza mescolando lingue, religioni, colori della pelle, nel nome dei valori universali dell’uomo, entrando in una convivialità delle mescolanze, nel nome della cultura dell’ospitalità, in uno stile di reciprocità.












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