Per il maggio dei libri Coop, nell’ambito della rassegna “Se leggi ti lib(e)ri”, partecipata dal Ministero della cultura, in collaborazione tra la sezione soci Etruria di Unicoop Tirreno, Semi di Pace ODV e la libreria caffè Vita Nova, si è tenuto presso la cittadella di Semi di Pace a Tarquinia l’atteso incontro con il giornalista e conduttore televisivo Sigfrido Ranucci che ha presentato il suo libro “La scelta” edito da Bompiani.

L’ampio spazio aperto, sotto il tendone, allestito per l’occasione è risultato insufficiente a contenere le tante persone intervenute ad ascoltare il giornalista e a manifestargli la stima e la gratitudine per il lavoro svolto con la trasmissione Rai Report.

Dopo i saluti del Vicepresidente della sezione soci coop Claudio Cantina e del Presidente di Semi di Pace Luca Bondi che ha mostrato ad un commosso Ranucci lo zainetto recuperato a Cutro assieme a parti del relitto del naufragio, ha preso la parola la giornalista Chiara Rinaldini che ha introdotto l’incontro con alcuni importanti richiami ad un impegno collettivo per la difesa della libertà di stampa.

Ha dialogato con l’autore Carlotta Ricci inviata di Rainews24 e cittadina di Tarquinia che ha presentato Sigfrido Ranucci ricordando le origini professionali comuni e l’impegno lavorativo in ambiti diversi.

Sigfrido Ranucci, romano, sta scrivendo da anni pagine di grande giornalismo d’inchiesta con la trasmissione “Report” di Rai Tre che raccoglie in ogni puntata sempre più numerosi consensi, aumentando di anno in anno lo share.

L’autore ci racconta il cammino percorso partendo da alcune inchieste fondamentali, di cui svela i retroscena, come quella sull’utilizzo, da parte degli americani, del fosforo bianco, nel corso dell’assedio di Fallujah, non per illuminare semplicemente gli obiettivi, ma come vera e propria arma diretta contro le popolazioni civili, evocando figure fondamentali per la sua formazione, come suo padre, finanziere di grande carisma, sua madre insegnante e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24, che nel 1990, quando entra in Rai, ne forgia il carattere e la tenacia nel portare fino in fondo ogni scelta, da cui deriva il titolo del libro, anche quelle che portano a prendere decisioni che cambiano per sempre il corso della propria vita. Dalle parole appassionate e a volte dolorose del suo racconto emerge la figura di un uomo coraggioso che, nonostante la pressione minacciosa e costante di figure trasversali, nel campo sia dell’illegalità che della politica, non cede al cinismo, non smette di battersi per la verità, quella che lo lega al suo pubblico del servizio pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.

Nella risposta alla prima domanda l’autore ha ricordato il lavoro per Rai News 24 per la quale ha  realizzato numerose e coraggiose inchieste, come quelle sul traffico illecito di rifiuti, e sulla mafia, l’esperienza da inviato a New York, nel settembre 2001, a seguito dell’attentato alle “Torri gemelle”, con alcuni particolari agghiaccianti e quella nel 2004 a Sumatra per lo tsunami dove ha visto le tante vittime “soprattutto vecchi e bambini che sono i primi a soccombere perché i più fragili”.  Ha narrato dei conflitti nei Balcani e in Medio Oriente e della violazione dei diritti umani e delle difficoltà odierne a svolgere correttamente la professione giornalistica. Ha raccontato del suo arrivo a Report, chiamato da Milena Gabanelli come coautore prima di diventare nel marzo 2017 conduttore. Dalle sue narrazioni emerge con forza l’amore e l’onestà intellettuale per il proprio lavoro che diventa missione e impegno civico al servizio del pubblico che si riconosce nella sua etica di servizio.

Un pubblico numerosissimo lo ascolta in un silenzio partecipe, ne assorbe la rabbia e la passione, ne condivide le narrazioni private e pubbliche in cui si svelano curiosi e a tratti divertenti retroscena, momenti pubblici drammatici e altri privati.

Dalle sue parole emerge l’autoritratto di un professionista coraggioso che rimane “persona”, con le sue fragilità e le sue debolezze che gli consentono di resistere al cinismo imperante, di riuscire nel lavoro di giornalista, con il costante amore per la verità, quella che ricerca ogni giorno vagliando le informazioni e le fonti, collegando gli eventi per raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silenzio.

E le sue parole che chiudono una serie numerosa di domande del pubblico rimangono la più bella testimonianza di questo bellissimo incontro pubblico, partecipato in maniera molto importante: “Credo che la RAI nonostante tutto sia un luogo di libertà. Io mi sono sempre sentito libero di condurre le mie inchieste. Certo, è faticoso: sei condannato a vincere tutte le querele, ad essere sempre alto, inappuntabile nei contenuti, però è questo lo scopo del giornalismo d’inchiesta, illuminare zone d’ombra, aiutare un governo se sbaglia, avere come unico riferimento il pubblico che paga il canone. Questa è da sempre la mission di Report, che è rimasta il romanzo dei fatti, semplicemente”.

A testimoniare la riuscita dell’evento è la lunga fila che si crea per una dedica sui libri, andati a ruba in poco tempo, da parte di un Sigfrido Ranucci visibilmente soddisfatto per il caloroso affetto del suo pubblico e per l’ospitalità ricevuta nel primo pomeriggio quando lo staff del Parco della pace lo ha accompagnato per una breve ma intensa visita dei memoriali presenti, a testimonianza dell’impegno costante per la memoria.

Il luogo si è intrecciato alle sue storie creando un significativo raccordo tra l’impegno e la passione civica.

Antonio Paone, Referente di Libera per Semi di Pace

Il Presidente di Semi di Pace, Luca Bondi, accoglie Sigfrido Ranucci nel Parco della Pace, con il team dei volontari impegnati nel progetto
La visita al Memoriale della Shoah
L’interno del vagone del Memoriale della Shoah
Sigfrido Ranucci firma il libro delle memorie
L’arch. Ernesto Cesarini guida la visita al Muro dei Muri
Il Memoriale del Migrante
La visita alle strutture dell’associazione
L’Emporio della Solidarietà
Claudio Cantina, vicepresidente sezione Soci Coop Tarquinia
Luca Bondi, presidente di Semi di Pace
Chiara Rinaldini, giornalista

Carlotta Ricci, RaiNews 24