Il 19 luglio di 31 anni fa, a soli 57 giorni dalla strage di Capaci, il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta morivano dilaniati dal tritolo, a Palermo in via d’Amelio. Nei mesi e negli anni successivi cominciava una gigantesca opera di depistaggio per impedire agli inquirenti di arrivare ai veri mandanti delle stragi, che nel frattempo avevano colpito anche Firenze, Roma, Milano. Una terribile scia di sangue che ha devastato la vita di tante famiglie ma ha anche spinto molti figli e parenti delle vittime a condurre un’opera preziosa e assidua di testimonianza, a difesa della verità e dei principi costituzionali. Il 12 dicembre 2022, nel quadro di un’iniziativa promossa dall’ISIS “V. Cardarelli” di Tarquinia e dalla Rete di scuole “G. Falcone”, la figlia minore di Paolo Borsellino, Fiammetta, ha fatto visita alla Cittadella di Semi di Pace, sostando davanti alla stele che ricorda i due giudici e, in seguito, visitando il “Parco della Pace” per la sosta ai Memoriali della Shoah e del Migrante.